“La metafora è la realtà”
sostiene Jean-Luc Godard nel suo testamentario Adieu au Langage (id.,
2014). Si è certamente abituati a vedere rappresentata la realtà attraverso
racconti che grazie alla potenza delle loro metafore siano capaci di sviscerare
l’implicito funzionamento della realtà stessa, o almeno a darne un’interpretazione
efficace. Sembrerebbe difficile sostenere che un film come Il Buco (El
Hoyo, 2019) di Galder Gaztelu-Urrutia, qui al suo esordio alla regia, possa
discostarsi da questo filone e trovare un’autentica propria originalità. Eppure,
il cineasta spagnolo riesce bene nell’intento grazie alla sapiente disposizione
degli elementi in gioco, sfruttando con intelligenza il campo del visibile e compiendo
un generale cambio di prospettiva su questo particolare genere cinematografico.